Ulula come calda fiamma aspirata dal camino
il vento che sgorga dalle narici delle pendici innevate,
porta con sé il profumo di resine d’abete,
avvolge, mette le ali, sospinge…
(Massimo Lietti)
Ulula come calda fiamma aspirata dal camino
il vento che sgorga dalle narici delle pendici innevate,
porta con sé il profumo di resine d’abete,
avvolge, mette le ali, sospinge…
(Massimo Lietti)
Porta attenzione prima di tutto a te stesso e poi al mondo esterno, questa è l’unica regola per vivere in sintonia con la nuova energia.
Ho gli occhi chiusi, ma sono ben sveglia, ritta sulle mie piccole zampe.
Percepisco l’aria fresca sul mio viso.
Ascolto il silenzio del bosco.
Caldo il mio cuore, rosso il mio petto.
Il mito mi associa al Signore nascente e morente.
La leggenda fa di me vestale delle foreste.
Io mi sento Fata e canto il mio amore a tutte le creature del mondo manifesto e non manifesto.
Volo libera tra i rami, sopra le chiome degli alberi e posso radicarmi a terra.
Il creato è la mia casa, quale tempio più bello in cui far svernare la mia anima?
Ora et labora, ed ora che ho girato questa clessidra dove “diavolo” mi trovo?
A Dio piacendo questa sembra una celletta. Un angolo, un altro angolo, altri angoli ancora, siamo sotto una torre?
E’ notte, ma è come se fosse giorno, sarà per il candore delle pareti, o forse per quelle lingue di fuoco freddo che attraversano il soffitto.
Mi piace questo tepore, ma sono allo stesso tempo spaventato perché proviene da una rastrelliera appesa ad un muro.
Strani oggetti intorno a me, dei cavalletti colorati, dei pomi di legno conficcati a muro, una giara rossa che sputa una serpe nera… in nomine patris et filii et spiritus sancti…
Mi aggrappo a ciò che mi è familiare, vetro, ferro, uno scarno tavolo…
Mio Dio, uno strano arazzo e… e… una finestra nera con un occhio rosso; è questa l’anticamera del Purgatorio?
Voci e rumori si aggrovigliano fuori di qui, percepisco la presenza di qualcuno, ora anche qui!
Non distinguo, ma sento.
Mio Dio dammi un segno…
Ecco, una miniatura, un uomo che corre, una porta…
La sabbia ora è tutta scesa nella parte inferiore della clessidra, il sole è tramontato, è giunto il momento di coricarmi sulla mia spartana asse di legno!
“L’Unicorno è fatto della stessa sostanza dei sogni… I sogni dei bambini!”
Per l’anno che verrà buoni sogni a tutti i fanciullini che dimorano in voi!